Susan Mokelke, J.D.

CONSIDERAZIONI ETICHE NEL LAVORO DI GUARIGIONE SCIAMANICA

Traduzione di Lorenza Menegoni

 

Susan Mokelke è l'attuale Presidente della Foundation for Shamanic Studies, carica che ha assunto nel luglio del 2013 dopo esserne stata per molti anni il Direttore Esecutivo. Oltre a ricoprire questo incarico, Mokelke è un Faculty member della Foundation. I corsi da lei tenuti includono il Programma di Tre Anni nello Sciamanismo Avanzato della FSS e un nuovo seminario, Shamanism Practicum: Guidelines for a Healthy Shamanic Practice, da lei sviluppato e indirizzato soprattutto agli studenti che hanno una pratica attiva di divinazione e di guarigione sciamanica. Mokelke è l'editor della rivista della FSS, Shamanism Annual, e della E- Newsletter.

     Questo suo articolo è stato originalmente pubblicato su Shamanism Annual (Dicembre 2008, vol. 21, pp. 34-36); la versione inglese è reperibile sul sito web della FSS: www.shamanism.org. Viene qui pubblicato in italiano con l'autorizzazione dell'autrice e della FSS per www.sciamani.it (aprile 2015).

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In questo articolo, spero di mettere in luce alcune questioni che riguardano gli aspetti etici della guarigione sciamanica, e di fornire inoltre alcune linee guida di fondo. Come con la maggior parte delle decisioni riguardanti le questioni di comportamento etico, queste considerazioni non intendono proporre un sistema rigido di norme, ma piuttosto un quadro flessibile di principi da valutare attentamente e con compassione caso per caso. Spero che queste riflessioni possano rappresentare un punto di partenza utile per coloro che stanno per iniziare una pratica sciamanica, come pure uno stimolo per i praticanti esperti ad approfondire la loro comprensione (1).

 

I praticanti sciamanici sono parte di una antica stirpe di guaritori spirituali. Poiché la guarigione sciamanica è una forma di guarigione spirituale, la questione etica è di particolare importanza. Quando Michael Harner cominciò a insegnare il Core-Sciamanismo negli anni settanta, la guarigione sciamanica era relativamente sconosciuta. Grazie al successo del suo lavoro pionieristico, oggi migliaia di persone in tutto il mondo praticano i metodi di guarigione sciamanica, e attualmente c'è un grande interesse in linee guida per l'uso etico di questo potente strumento.

     Per coloro che praticano la guarigione sciamanica faccia a faccia con i clienti, le responsabilità etiche riguardanti il contatto fisico appropriato sono analoghe a quelle di qualsiasi altro terapeuta. Anche il carattere confidenziale del lavoro deve essere rispettato strettamente. Ogni informazione ricevuta dal cliente durante la sessione sciamanica deve rimanere riservata.

     Poiché la guarigione sciamanica si occupa dell'aspetto spirituale della malattia, spesso i parametri di una pratica etica sembrano eccessivamente ampi, vaghi e imprecisi. Che cosa è permissibile a livello di guarigione spirituale? E che dire della guarigione "a distanza" effettuata da individui, gruppi e cerchi di tamburo – dove la persona, il luogo o la situazione da guarire può essere lontana migliaia di chilometri o addirittura un continente?

     Coloro che sono stati coinvolti per un certo tempo nella guarigione o nella divinazione sciamanica, come praticanti oppure come clienti, sanno che è un metodo potente. Guarigioni miracolose possono accadere ed effettivamente accadono. Domande difficili ricevono risposta in modi sorprendenti e utili; problemi che sembravano quasi impossibili da risolvere cambiano all'improvviso e appaiono soluzioni eleganti. Questo potere merita il nostro rispetto e una seria considerazione di come viene usato e in quali situazioni.

     Nella guarigione sciamanica, per usare il potere degli spiriti aiutanti in modo consapevole e compassionevole e operare così una vera guarigione, c'è un requisito etico essenziale: il permesso. Il permesso significa il consenso esplicito e informato di un cliente a che un individuo o un gruppo specifici effettuino una guarigione o una divinazione sciamanica – incluso il consenso a condividere qualsiasi informazione sul cliente.

     Fare del lavoro di guarigione senza il permesso è immorale e sconfina nella sfera della stregoneria. È immorale perché ogni persona ha il diritto e la responsabilità di decidere che cosa fare nelle questioni che riguardano la sua anima. Ciascuno ha il diritto di scegliere il proprio cammino senza interferenze o influenze indebite. Non importa quanto sia chiaro che la persona ha bisogno di aiuto o quanto siate sicuri che “vi darà il permesso”. A meno che non vi sia stato chiesto, o che abbiate chiesto voi e il permesso vi sia stato dato, non dovete fare nessun lavoro di guarigione.

     Le persone che si sentono spinte a fare questo lavoro hanno normalmente un profondo desiderio di aiutare gli altri. Può essere una grande tentazione, quando si vede qualcuno soffrire e si sa che potrebbe essere aiutato, chiedere velocemente agli spiriti di fare una guarigione senza che la persona sappia nulla di tutto ciò.

     Ma nessuno di noi è abbastanza saggio da sapere che cosa vuole l'anima di un altro o di che cosa ha bisogno. Ho sentito dire da alcuni praticanti che, se gli spiriti dicono che va bene guarire qualcuno, allora è ok anche se non avete il permesso della persona. Questo non è etico – in primo luogo perché non dovreste chiedere agli spiriti aiutanti fino a quando non avete il permesso; in secondo luogo, anche se gli spiriti aiutanti sono onniscienti, noi esseri umani siamo troppo fallibili, soggetti a errori di interpretazione, come pure a sentire quello che vogliamo sentire.

     Consenso informato significa che, nella realtà ordinaria, la persona che riceve aiuto sa, per lo meno, che voi le offrirete una guarigione spirituale e che lavorerete a suo favore. Se il lavoro di guarigione sarà svolto faccia a faccia, è importante far sapere alla persona che potrebbe esserci un certo contatto fisico e chiederle se si può toccarla, se necessario, durante la sessione.

     Permesso esplicito significa che la persona vi ha chiesto una guarigione, oppure voi l'avete chiesto e vi è stato detto di “sì”. Se la persona è viva e cosciente, ciò significa un diretto “sì” nella realtà ordinaria. Non significa che le avete chiesto in un sogno, in un viaggio o telepaticamente; oppure che avete chiesto al vostro animale di potere o al maestro; o che avete chiesto al vostro animale di chiedere al suo e così via.

     Se la persona è in coma, si dovrebbe ottenere prima il permesso dei membri diretti della famiglia. Anche allora l'anima della persona dovrebbe essere contattata in un viaggio per chiederle se desidera che si faccia del lavoro per lei e di che tipo.

     Anche nel caso di persone defunte è richiesto il permesso per fare del lavoro psicopompo o altro tipo di guarigione sciamanica che riguardi la loro anima. Le anime sono anime, che siano vive o morte. Quando si viaggia per aiutare una persona defunta, si deve chiedere alla sua anima se vuole aiuto e, in questo caso, che cosa desidera si faccia.

     Per quanto riguarda il lavoro di guarigione fatto per i bambini più o meno al di sotto dell'età di 12 anni, dovreste avere il permesso di un genitore e preferibilmente di entrambi. A seconda dei casi, e dipendendo dal grado di maturità del bambino, potreste anche aver bisogno del suo permesso. Quando il lavoro è fatto con il bambino presente, si dovrebbe spiegargli la guarigione sciamanica in maniera appropriata alla sua età, e uno o entrambi i genitori dovrebbero essere presenti durante la sessione. Per la maggior parte degli adolescenti sotto i 18 anni, esattamente come per gli adulti, è richiesto il permesso esplicito sia del ragazzo che di un genitore.

     A volte, durante una sessione di guarigione, i clienti faranno delle domande o delle richieste riguardanti un'altra persona. Ricordate che voi potete lavorare soltanto con quella persona e che non avete il permesso di lavorare con il suo coniuge, i suoi parenti o qualcuno dei suoi conoscenti. Cioè, non potete chiedere informazioni riguardo terze persone né offrire loro una guarigione.

     Nella maggior parte dei casi, i clienti verranno da voi con la richiesta specifica di una guarigione per un danno fisico, una malattia, un problema emotivo oppure per una divinazione che li aiuti a risolvere una particolare difficoltà della loro vita. Per esempio, un cliente vi chiede di guarire “il suo cuore spezzato”. In questo caso, voi avete il permesso esplicito di lavorare sul suo “cuore spezzato” e su tutto ciò che considerate collegato con quel problema. Non avete necessariamente il permesso di andare oltre quello. Comunque, quando si chiede agli spiriti una guarigione per una cosa, non è insolito che affiori un altro problema in apparenza non collegato al primo. Alcuni praticanti sciamanici ritengono che, se hanno il permesso di guarire una certa cosa, quel permesso si estende a un permesso generale di fare del lavoro di guarigione. Altri si limitano a guarire soltanto ciò che è stato richiesto. Sebbene la questione del permesso sia alquanto flessibile e ciascun praticante debba decidere, in accordo con i suoi spiriti, che cosa fare in una data circostanza, è meglio sbagliare per un eccesso di precauzione. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi potete semplicemente chiedere al cliente se vuole che affrontiate il problema addizionale.

     Poiché i clienti vengono da voi per una guarigione sciamanica, questo è ciò che dovrebbero ricevere. Fino a quando non si è in grado di padroneggiare più di una disciplina, la mia esperienza mi ha mostrato che cercare di combinare due o più modalità terapeutiche semplicemente indebolisce l'efficacia della guarigione. La guarigione sciamanica ha il suo proprio e unico potere - nelle mani di un praticante esperto è generalmente sufficiente per fare il lavoro. Per quanto riguarda le interazioni di natura ordinaria durante una sessione, anche se volete veramente prestare aiuto, resistete all'impulso di offrire consigli, terapie, diagnosi mediche, suggerimenti legali, counseling sulle relazioni, risoluzione dei conflitti, ecc. Se ritenete che queste cose possano aiutare il cliente, potete suggerirgli di rivolgersi a un professionista in questi campi.

     A volte mi viene chiesto circa il lavoro sciamanico con gli animali. Nel  lavoro con gli animali applico le stesse linee guida che con le persone. Faccio il viaggio dall'anima dell'animale e chiedo il suo permesso.

IL LAVORO A DISTANZA

La guarigione sciamanica opera in una dimensione al di fuori dello spazio e del tempo, e ciò rende possibile offrire questo metodo in maniera efficace anche a distanza, senza che il cliente sia presente.

     Ultimamente c'è stato un proliferare di richieste di lavoro di guarigione sciamanica a distanza, richieste fatte tramite e-mail o nei cerchi di tamburo. Questo ha accresciuto enormemente l'opportunità per le persone di ricevere una guarigione sciamanica e ha portato ad alcuni impressionanti miracoli di guarigione. Ciò ha reso la questione del permesso ancora più critica – e anche più difficile da sapere per certo se il permesso era stato ottenuto.

     I praticanti possono ricevere molti tipi di richieste per una guarigione a distanza, come pregare, mandare luce, focalizzarsi su una intenzione specifica - la pace nel mondo, per esempio, e molte altre. Mentre queste richieste hanno le loro considerazioni etiche, io non le affronto in questo articolo, che si limita alla pratica etica della guarigione e della divinazione sciamaniche.

     Quando viene fatta una richiesta per una guarigione sciamanica, che sia via email, per telefono o in un gruppo di tambureggiamento, il permesso è ancora essenziale. Le regole valide per il lavoro diretto con un cliente si applicano anche al lavoro a distanza. La persona che lo richiede deve aver dato il suo consenso esplicito e informato – come pure il permesso di condividere queste informazioni con un gruppo, se la guarigione è fatta in un gruppo.

     Quando il lavoro è svolto da un cerchio di tamburo, anche nel caso in cui la richiesta sia stata rivolta al gruppo tramite e-mail, è particolarmente importante limitarsi a fare il lavoro che è stato richiesto. Così, se la persona ha chiesto una divinazione, si dovrebbe fare unicamente del lavoro di divinazione limitato alla domanda. Se viene chiesta una guarigione specifica, seguite le linee guida indicate per la guarigione.

     Per esempio, se viene fatta la richiesta per la riuscita di un intervento di protesi a un ginocchio e per una riabilitazione veloce e il meno possibile dolorosa, non avete bisogno di chiedere il “rilascio della paura”, l'intervento di un chirurgo competente e così via. Rispettate il diritto del cliente di definire ciò di cui ha bisogno.

     Infine, specialmente se state lavorando via email, se ricevete delle informazioni che devono essere comunicate al cliente, comunicatele privatamente – generalmente attraverso la persona che ha fatto la richiesta, non come risposta al gruppo. Anche usando l'email, rispettare la privacy del cliente è una considerazione importante, perché non sempre il rispetto è garantito automaticamente.

     Che cosa fare circa le richieste di aiutare con i disastri naturali o con quelli provocati dall'uomo? In questi casi, la questione del permesso può comportare una certa confusione, specialmente se vi state occupando di un paese lontano e di una cultura con cui non siete familiari. Il permesso è ancora essenziale in questi casi, ma il permesso di chi e per che cosa? Se volete aiutare, è necessario che facciate prima un viaggio sciamanico al luogo nel Mondo di Mezzo dove è avvenuto il disastro. Chiedete agli spiriti del luogo e a ogni anima che incontrate se vogliono aiuto – chiedete sempre prima di fare qualsiasi lavoro. Se vi è dato il permesso, allora potete fare del lavoro di guarigione sciamanica entro i limiti del permesso e con l'aiuto dei vostri spiriti aiutanti.

     A volte ho visto delle richieste di fare del lavoro sciamanico per influenzare un certo risultato nel mondo più ampio – eleggere un certo candidato a una carica pubblica, “aprire il cuore” di una persona politicamente potente, perfino porre fine a una guerra e così via. Non c'è il permesso di fare del lavoro sciamanico in questi casi, perché sono al di fuori del campo di una pratica sciamanica etica e, nonostante la bontà delle intenzioni, rasentano la stregoneria.

     Anche il lavoro con il tempo atmosferico ha le sue considerazioni etiche. Se fate del lavoro per “porre fine a una siccità” o per portare la pioggia, per esempio, questo lavoro può influenzare in modi imprevisti le aree confinanti. La Terra è una totalità, un organismo vivente – ogni cosa che facciamo ha delle conseguenze e influenza tutto il resto, nel bene o nel male.

     La guarigione è una attività profonda che agisce su vari livelli. Spesso è ambiguo e difficile definire che cosa sia giusto – ancora di più perché c'è molto bisogno, noi ci preoccupiamo tanto e vogliamo realmente aiutare.

     Se avete dei dubbi circa l'opportunità di offrire una guarigione sciamanica, la risposta più semplice è chiedere a chi deve ricevere la guarigione, che si tratti di una persona, di un animale o di un luogo. Se non ricevete un esplicito permesso, non procedete fino a quando non lo ricevete. Se ricevete il permesso, lavorate strettamente con i vostri spiriti aiutanti e mantenetevi entro i limiti della richiesta.

Note

1. Desidero esprimere la mia gratitudine ai miei insegnanti – Michael Harner, Sandra Harner e Alicia Gates – per la loro saggezza e guida nella pratica etica della guarigione e della divinazione sciamaniche.

Copyright 2008 Susan Mokelke, Shamanism Annual, vol. 21, pp. 34-36, 2008

SCENARI DELLA GUARIGIONE SCIAMANICA

Qui presento alcuni scenari dei problemi etici nella guarigione sciamanica, alcuni derivanti dalla mia pratica personale e altri riferiti da miei clienti e colleghi. Ciascun scenario solleva delle questioni di permesso che possono essere considerate dal punto di vista delle responsabilità etiche del praticante sciamanico.

 -   Un cliente chiede una divinazione sciamanica per sapere se un parente seriamente malato morirà.

 -   Un istruttore di meditazione decide di offrire una meditazione per la guarigione alla fine della lezione. Chiede ai partecipanti di formare delle coppie e poi propone una sorta di visualizzazione guidata. Chiede alle coppie di mandare energia di guarigione prima a ciascuno di loro due, poi alle loro famiglie e poi al mondo. Un guaritore sciamanico è presente nel gruppo.

 -   Una cliente afferma di essere stata molestata sessualmente e chiede aiuto sciamanico per affrontare la cosa. Dopo la sessione, il praticante, una donna, telefona a qualcuno che conosce l'uomo in questione per sapere se potrebbe essere vero, e per sapere che cosa dovrebbe consigliare di fare alla sua cliente. (Considerate: Avrebbe fatto differenza se la praticante avesse chiesto il permesso della sua cliente di chiedere all'altra persona?)

 -   In un viaggio un praticante sciamanico incontra l'anima di un parente morto. Il defunto chiede al praticante di fare una guarigione sciamanica per una persona viva.

 -   Una praticante sciamanica, dopo essersi consultata con i suoi spiriti aiutanti, viaggia alla scena del disastro naturale al di fuori del suo paese e comincia immediatamente a fare del lavoro psicopompo. (Considerate: Che cosa succederebbe se un altro praticante le dicesse che anche lui ha ricevuto il permesso di fare il lavoro – sia dagli spiriti del luogo che dai suoi spiriti aiutanti?).

 -   Una cliente chiede aiuto per risolvere un conflitto con un vicino di casa. Senza averne avuto l'intenzione, durante la sessione il guaritore sciamanico riceve delle informazioni personali circa il vicino che potrebbero essere importanti da sapere per la cliente.

 -    Un cliente chiede aiuto sciamanico per risolvere una disputa con un collega di lavoro. Il praticante sciamanico gli dice che dovrebbe considerare l'opportunità di iniziare un'azione legale contro il collega.

 -   Una persona chiede che venga fatto del lavoro psicopompo per un parente stretto. Gli altri parenti del defunto sono fermamente contrari.