Michael Harner LA GUARIGIONE SCIAMANICA: NOI NON SIAMO SOLI Intervista condotta da Bonnie Horrigan per Alternative Therapies Traduzione a cura di Lorenza Menegoni Questa intervista a Michael Harner è stata originalmente pubblicata nel maggio 1996 sulla rivista americana Alternative Therapies (vol. 2, n. 3). È stata poi ripubblicata su Shamanism (1997, vol. 10, n. 1), la rivista semestrale della Foundation for Shamanic Studies (California). Viene ora pubblicata in italiano con il permesso di Michael Harner e di Alternative Therapies. L'antropologo americano Michael Harner è considerato attualmente la massima autorità nel campo dello sciamanismo, sia per quanto riguarda gli studi teorici che l'applicazione pratica. La sua lunga attività si è rivolta soprattutto a sviluppare una metodologia, o una pratica sciamanica, fondata sui principi e metodi dello sciamanismo tradizionale, ma accessibile alla moderna cultura (core shamanism). Gli elementi essenziali sono delineati nel suo libro, La Via dello Sciamano, pubblicato in America nel 1980 (ed. it., Mediterranee 1995). Da allora il lavoro di Harner ha continuato ad ampliarsi, grazie anche al contributo di vari collaboratori alla Foundation for Shamanic Studies, l'istituzione da lui fondata per studiare, preservare e promuovere lo sciamanismo in tutto il mondo. Questa intervista offre una sintesi del pensiero di Harner, una riaffermazione del valore e attualità dell'antica saggezza sciamanica per la vita dell'uomo contemporaneo. LA GUARIGIONE SCIAMANICA: NOI NON SIAMO SOLI Alternative Therapies: Che cos' è lo sciamanismo? Michael Harner: Nella lingua dei Tungusi siberiani, la parola sciamano (shamàn) si riferisce ad una persona che compie dei viaggi, in uno stato alterato di coscienza, nella realtà non-ordinaria. Quando il termine è stato adottato in Occidente, il suo significato era sconosciuto. Ciò è servito ad evitare qualsiasi associazione con parole quali "mago", "stregone", "medico- stregone", termini ambigui e spesso carichi di connotazioni negative. Anche se il termine è originario della Siberia, la pratica dello sciamanismo è esistita in tutti i continenti. Dopo anni di ricerche approfondite, Mircea Eliade, nel suo libro, Lo sciamanismo e le tecniche dell'estasi, è giunto alla conclusione che lo sciamanismo è alla base di tutte le tradizioni spirituali del Pianeta e che la sua caratteristica distintiva - anche se non l'unica - è il viaggio in altri mondi in uno stato alterato di coscienza. Nelle lingue tribali gli sciamani sono spesso chiamati "coloro che vedono" o "coloro che conoscono", perché operano entro un sistema di conoscenza fondato sull'esperienza diretta. Lo sciamanismo non è un sistema di credenze. È basato invece su di una sperimentazione personale volta a guarire, ottenere informazioni o altri risultati. Infatti, se gli sciamani non ottengono risultati, non sono più utilizzati dalla gente della tribù. Le persone mi chiedono, "Come sai se qualcuno è uno sciamano?". Io rispondo, "È semplice: Compiono dei viaggi in altri mondi? Fanno miracoli?" È lo sciamanismo una religione? La pratica dello sciamanismo è un metodo, non una religione, anche se in molte culture coesiste con le religioni istituzionalizzate. In Siberia, per esempio, coesiste con il Buddismo e il Lamaismo, in Giappone con il Buddismo. È vero comunque che gli sciamani vivono generalmente in culture animistiche. "Animismo" significa che le persone credono nell'esistenza degli spiriti. Non sorprende quindi che nelle culture sciamaniche, dove gli sciamani intereagiscono con gli spiriti per ottenere risultati come la guarigione, le persone credano nella loro esistenza. Gli sciamani tuttavia non credono, semplicemente, negli spiriti. Essi parlano e intereagiscono attivamente con loro. Non "credono" che ci siano spiriti più di quanto "credano" di avere una casa o una famiglia. Questo è un punto importante perché lo sciamanismo non è un sistema di fede. |
MICHAEL HARNER (basato su foto originale di Lucy Birmingham) |