eSono ad un convegno univarsitario, la mia mente comincia a vagare, ed inizia a chiedersi :-Le cose che si stanno raccontando sono vissute oppure solamente studiate?-

La risposta che mi arriva dal cuore è questa:-Ho anch'io una bella mentalità da occidentale.  Il pensiero che avrebbe potuto nascere poteva essere: -ognuna di queste persone ha studiato e vissuto, altrimenti non sarebbero qui a parlarne con entusiasmo-.

Mi rendo conto immediatamente quanto sia importante assumere l'atteggiamento "inclusivo", per riuscire a comprendere pienamente quello che sta succedendo nel mondo. Nonostante la ricerca delle mie "certezze", che vorrebbero chiarezza ad ogni costo, mi trovo ad affrontare situazioni non perfettamente definite. Anzichè preoccuparmi di questo, anzichè cercare ad ogni costo l'elemento conclusivo, trovo molto più ricco l'atteggiamento del "com-prendere" in pieno le situazioni che sembrano antitetiche, che mi ritrovo nel mondo interiore.

L'atteggiamento dello sciamano è proprio questo: girando in tondo saluta tutta la rete della vita, tutte le relazioni, i parenti che ha, senza escluderne alcuno.

Rimanendo in questo luogo "inclusivo" e di unione, considerando tutte le possibilità che ci vengono offerte, riusciamo a dare maggiore ricchezza alla nostra esistenza.

Qualcuno potrebbe obiettare che in questo modo rischiamo in ogni momento di perdere la concentrazione, l'attenzione su una cosa particolare, su un certo aspetto che potrebbe essere approfondito.

L'atteggiamento che non esclude le cose, permette di sentisi liberi di approfondire in maniera ancora più sincera un certo argomento, perchè l'assenza dell'esclusività aiuta ad esplorare con più determinazione e libertà, senza trascurare alcun elemento: con una visione panoramica, come l'aquila mentre vola alla ricerca della sua preda.