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Il Sogno dello Sciamano

Di Nello Ceccon


"Niente può succedere fino a quando non è stato sognato"

detto Iroquois


Quando entriamo nello stato di sogno, da addormentati, la memoria della nostra coscienza si affievolisce. Al mattino ci ricordiamo a malapena di qualche episodio avvenuto nel sogno della notte.

In molte tradizioni sciamaniche le esperienze ricevute nei sogni hanno la stessa valenza, anzi in certi casi ancora di più, delle esperienze avute durante lo stato di veglia.

Cominciare a valorizzare i sogni significa integrare una parte di noi stessi che generalmente ignoriamo e che dimentichiamo presto. Il sogno è una via d'accesso che tutti hanno verso il proprio mondo interiore, e non è necessaria una interpretazione psicologica. Secondo gli sciamani, ciò che avviene in questo stato va semplicemente vissuto, le esperienze fatte vanno messe nel bagaglio della nostra vita. In molte tradizioni, soprattutto negli Aborigeni australiani, non viene fatta alcuna distinzione tra lo stato di veglia e quello del sogno. Se durante il sonno sogniamo di parlare con la nostra nonna morta da più di vent'anni, significa semplicemente che la nonna ci è venuta a trovare. In queste tradizioni i sogni hanno molta importanza. Se per caso un membro del villaggio sogna una catastrofe, allora chiama tutte le persone e racconta il sogno, questo viene preso come un avvertimento e si prendono le decisioni del caso. Il sogno è il dono che riceviamo ogni notte, lo possiamo usare per arricchire la nostra vita, anche da svegli.

Einstein ha raccontato che la prima visione della relatività l' ha ricevuta in un sogno. Gli antichi greci entravano nel tempio per dormire e vi rimanevano fino a quando non ricevevano un sogno di guarigione: anche a noi magari è successo, quando siamo ammalati di ricevere la guarigione nel sogno, che poi avviene nella realtà. Si può vedere il sogno come un altro livello della nostra vita, come la meditazione, il viaggio dello sciamano e la percezione diretta del corpo.

Abbiamo vari modi per vivere ed utilizzare i sogni.

Il primo che abbiamo già visto è quello di considerare il sogno come un dono che riceviamo ogni notte: consideriamo anche che gli incubi siano dei doni, perché ci mettono di fronte alle nostre paure.Quando impariamo ad affrontarli, allora affrontiamo anche le nostre paure, guarire dagli incubi, significa guarire dalle nostre paure. Dare importanza e significato diretto a quello che viviamo durante la notte ci può servire nella vita quotidiana. Dicevamo degli incubi, dei sogni brutti, che non dobbiamo dimenticarceli subito, non dobbiamo pensare, come ci hanno insegnato da piccoli "è solo un sogno". Li dobbiamo prendere letteralmente e chiederci "quale significato hanno per me", magari è un avvertimento di come possono andare le cose, delle paure che ci affiorano e che dobbiamo affrontare, possiamo prendere provvedimenti affinché quello che abbiamo sognato non accada realmente. Possiamo considerare i sogni come delle scintille che accendono la nostra giornata. Appena svegli, siamo ancora in contatto con la nostra parte più profonda, divina ed i primi pensieri coscienti che ci arrivano possono essere delle grandi intuizioni.


Perché lavorare con i sogni

Molte scoperte, come hanno affermato i protagonisti, sono arrivate nel sogno.  Niels Bohr nel suo discorso per aver ricevuto il premio Nobel della fisica, attribuisce le sue scoperte ai sogni; anche molti artisti, come L.V. Beethoven, hanno ricevuto nel sogno alcuni loro capolavori.

Un elemento che si sviluppa nel sognare è l'essere capace di mantenere una eccellente lucidità e consapevolezza anche nella vita da svegli. Più si mantiene questa capacità da svegli, più si è in grado di mantenerla anche nel sogno. Molto interessante è il processo contrario, quanto più ci si rende capaci di cambiare i propri sogni nel sonno, tanto più  sarà facile cambiare la propria realtà, il sogno da svegli. A volte il mondo del sogno è considerato ancora più reale del mondo da svegli e la funzione del sognare è quella di mantenere l'allineamento e la connessione  con le fonti di guarigione, creatività e saggezza spirituale che non riusciamo a distinguere da svegli. Le capacità creative, come affermano gli sciamani ed affermavano gli antichi Egizi ed i Greci, si manifestano nella capacità di sognare, da svegli o nel sonno.

Per riassumere, l'abilità di ricordare i propri sogni e di sognare in modo lucido offre immense possibilità al nostro potere creativo e creatore nella vita di tutti i giorni, ma richiede i seguenti impegni.

o Ricordare i propri sogni, attraverso la registrazione in un apposito diario.

o Formulare frequentemente, durante lo stato di veglia, l'intenzione di sognare in un determinato modo.

o Onorare i messaggi che ci vengono dati nel sogno, cercando gli agganci nella vita reale.

o Crearsi dei segnali, scrivendoli nel diario, caratteristici dello stato di sogno, come per esempio riuscire a volare, vedere un gatto viola o incontrare il proprio aiutante del sogno

o Ritornare nel sogno da cui ci si è appena svegliati, con l'intenzione di rimanere lucidi. Continuare con queste fantasie fino a quando ci si addormenta.




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