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PRATICHE SCIAMANICHE CONTEMPORANEE


Lorenza Menegoni


Lo sciamanismo è il più antico sistema di conoscenza e guarigione conosciuto dall'umanità. Le sue origini risalgono a oltre 30.000 anni fa, la sua pratica ha caratterizzato le culture primitive e tribali di molte parti del mondo. Sopravvive ancora come tradizione vitale tra i gruppi indigeni che sono stati meno influenzati dal sistema occidentale.


I principi e i metodi sciamanici fondamentali sono stati descritti da Mircea Eliade nel suo classico libro, Lo sciamanismo e le tecniche dell'estasi (Mediterranee 1974). Altri lavori più divulgativi, come le opere di Carlos Castaneda, hanno avuto l'importante funzione di avvicinare gli occidentali a questo sistema, ma ne hanno a volte esteso l'ambito a pratiche estranee o hanno dato scarsa importanza alle sue componenti terapeutiche.


Lo sciamanismo è un metodo di guarigione che utilizza i poteri della mente per curare il corpo e preservare la salute e il benessere psicofisico. In anni recenti, anche per effetto di un crescente interesse nelle medicine alternative, vari studi si sono rivolti ad esplorare l'uso dei metodi sciamanici e la possibilità di applicarli a problemi di vita e salute dell'uomo contemporaneo. Lo studioso che ha maggiormente contribuito alla riscoperta attuale dello sciamanismo è l'antropologo americano Michael Harner, autore di La Via dello Sciamano (Mediterranee 1995). In questo libro egli ha delineato gli elementi essenziali di una pratica sciamanica fondata sui principi e metodi dello sciamanismo tradizionale, ma adattata alla sensibilità e ai bisogni dell'uomo moderno.



La parola "sciamano", di origine tunguso-siberiana, si riferisce a una figura particolare e unica di guaritore. Come descritto da Eliade, ciò che lo contraddistingue è l'uso di speciali tecniche - definite nel loro insieme come il "viaggio" - per alterare lo stato di coscienza e penetrare così in una realtà non percepibile con i sensi normali. Michael Harner, seguendo Castaneda, chiama realtà non-ordinaria l'universo nascosto accessibile allo sciamano. Il suo scopo nell'accedervi è di entrare in contatto con varie entità spirituali e ottenere conoscenze e poteri terapeutici. Il viaggio, o volo dell'anima, è la caratteristica distintiva dello sciamanismo in rapporto ad altri metodi di guarigione spirituale.


Normalmente lo sciamano usa le percussioni, più raramente le droghe psicoattive, per entrare nello stato alterato di coscienza. Il suono regolare del tamburo funziona come un'onda portante che gli permette di entrare in quello stato e di rimanervi per il tempo necessario. L'uso del tamburo è un aspetto chiave dello sciamanismo. Molte caratteristiche del viaggio sciamanico sono legate a questo, come il rapido passaggio nella realtà non-ordinaria, il controllo della direzione e della durata del viaggio, la memoria dell'esperienza. A differenza di altre pratiche che utilizzano le visualizzazioni, lo sciamano non considera le sue visioni come proiezioni o immagini puramente interiori, ma come esperienze dirette di un'altra realtà che esiste indipendentemente dalla mente. Per sottolineare il fatto che si tratta di uno stato cosciente di veglia (e non di una perdita della coscienza, come il termine "trance" potrebbe suggerire), Harner ha coniato il termine di "Stato Sciamanico di Coscienza" (SSC).


Lo sciamano viaggia nella realtà non-ordinaria in quelli che sono chiamati il Mondo Inferiore e il Mondo Superiore e, a volte, in parti del Mondo Intermedio. Il Mondo Inferiore è un mondo non-fisico che è percepito esistere sotto la superficie della terra. È costituito da paesaggi naturali popolati da animali; vi si accede scendendo per un Tunnel. Il Mondo Superiore è un mondo etereo: si raggiunge salendo in alto e passando, attraverso un varco, "dall'altro lato del cielo" (cioè, oltre l'universo fisico). È spesso il regno degli dei e degli antenati o di altri maestri spirituali. Il Mondo Intermedio è il mondo in cui viviamo. Quando lo sciamano viaggia in questo mondo (per esempio, per comunicare con gli spiriti della natura), egli viaggia nella sua dimensione non-ordinaria o spirituale. Come Mircea Eliade ha messo in luce, la divisione tripartita dell'universo è una concezione presente in molte culture sciamaniche. I diversi piani della realtà sono collegati da un asse centrale (axis mundi), variamente raffigurato come l'Albero o il Pilastro del Mondo, la Montagna Sacra, ecc.   


Il viaggio sciamanico ha sempre una finalità pratica, indirizzata a risolvere un problema o a fornire aiuto. Lo sciamano è al centro della sua comunità e si fa carico di tutti i problemi, individuali e collettivi, del gruppo. È il mediatore tra il gruppo umano e il mondo soprannaturale. Egli può intraprendere il viaggio per diagnosticare e curare una malattia, per vedere cose lontane o future, per accompagnare l'anima di un morente nell'aldilà. Per realizzare i suoi compiti ricorre all'aiuto dei suoi spiriti protettori nella realtà non-ordinaria. Le conoscenze e i poteri che ottiene nel corso del viaggio derivano direttamente da questi spiriti. L'animale guida è spesso la sorgente principale del potere dello sciamano, ma egli ha pure dei maestri spirituali in forma umana, come gli dei e le dee della cultura locale, gli antenati o gli sciamani defunti. Per certi tipi di guarigione ricorre agli spiriti delle piante o si avvale dell'aiuto di spiriti ausiliari in forma di insetti. Lo sciamano si serve attivamente degli spiriti e interagisce con loro in modo autonomo e volontario. Non è mai uno strumento passivo o inconsapevole della loro azione.


La guarigione è la finalità precipua dello sciamanismo ed è effettuata essenzialmente in due modi: il primo consiste nel reintegrare alla persona il potere benefico e vitale; il secondo nell'estrarre da essa le energie nocive. La prima forma della

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