Intervista con Nello Ceccon, Faculty Member della
Foundation for Shamanic Studies, insegnante della sezione Italiana.
Che cosa è lo sciamanesimo?
Lo sciamanesimo è la via di accesso diretta al mondo spirituale. Lo sciamano attraverso il suono del tamburo o il ritmo dei sonagli raggiunge lo stato estatico (stato alterato di coscienza) per entrare nella realtà impercettibile dello spirito per cercare aiuto per sé stesso e gli altri.
Sciamano deriva da shamàn che nella lingua Tungus dell’
Asia centrale (Siberia) va ad indicare la persona che è in grado di mettere in
comunicazione gli uomini con gli spiriti. Le origini di questa pratica sono
antichissime, provengono dagli albori dell’umanità e si diffusero in tutto il
mondo, mantenendo forti similitudini tra loro. Attualmente sopravvivono in aree
diverse, dalla Siberia, alle zone artiche, presso gli esquimesi, nelle
tradizioni dei Nativi Americani nel nord america, nel sud america tra le
foreste amazzoniche, nell’Africa, nelle tribù aborigene Australiane e nelle
isole indonesiane.
Quale è lo scopo della Fondazione Studi Sciamanici
(Foundation for Shamanic Studies) in Italia?
Michael Harner, antropologo
americano tra i maggiori studiosi della materia, con le sue ricerche e il suo insegnamento
ha reso nuovamente attuale questo antico sistema di pratiche, condensandone gli
elementi essenziali e riproponendoli in termini a noi più accessibili, un
approccio da lui definito core Shamanism.
La Foundation for Shamanic Studies, fondata proprio da
Michael Harner ha lo scopo di sostenere lo sciamanesimo nelle varie forme e di
diffondere gli elementi essenziali dello sciamanesimo, il core shamanism
appunto, nella nostra società occidentale.
Siamo convinti che la pratica sciamanica possa essere
l’occasione per molte persone di ritrovare i propri poteri spirituali,
l’armonia ed il benessere interiore.
In che cosa consiste il core shamanism?
Egli notò che ci sono molti elementi comuni
fra le diverse tradizioni sciamaniche e questi elementi comuni sono la base del
core shamanism.
Il viaggio sciamanico è un primo elemento. Lo sciamano
parte per una realtà non ordinaria, generalmente verso mondi situati in basso,
sotto terra, dall’altra parte della terra, chiamati “Mondi inferiori”, oppure
viaggia verso mondi situati in alto, verso la volta celeste, oltre il sole e la luna, chiamati “Mondi superiori”.
Lo sciamano è sempre nel centro del mondo, quando guarda
il cielo, in qualunque luogo egli sia,
si vede al centro della volta celeste e per mezzo dell’ asse del mondo,
l’Albero del Mondo, può oltrepassare la realtà ordinaria per andare verso
l’alto o verso il basso.
Questi viaggi vengono fatti in uno stato alterato di
coscienza , o stato sciamanico di coscienza. Questo stato viene anche chiamato
“estasi” da Mircea Elide e si raggiunge
tramite l’impiego di varie tecniche, che non necessariamente implicano l’uso di
sostanze psicotropiche.
La prima esperienza di Michael Harner tra la tribù dei
Conibo nell’Amazzonia, questo stato alterato di coscienza l’ ha raggiunto
ingerendo l’ayahuasca, una bevanda allucinogena. Dopo molte altre esperienze
presso tribù siberiane, nord americane etc. ha osservato che un metodo efficace
e comune, diffuso in quasi tutte le tradizioni, per raggiungere lo stato
sciamanico di coscienza è l’ascolto di un
suono ritmico e ripetitivo, quasi sempre di tamburo.
Attraverso il suono del tamburo lo sciamano viaggia verso
altri mondi, il rullare continuo gli permette di esplorare altre realtà, viene
sostenuto nella trance ma nello stesso momento rimane ancora in collegamento
con la realtà ordinaria. Il suono del tamburo è come il filo di Arianna, gli
permette di andare verso l’ignoto ma mantiene un collegamento per tornare sempre indietro. Lo sciamano sa sempre
come tornare indietro, il suono del tamburo è il faro per il ritorno.
Mi può spiegare meglio che cosa è lo stato alterato di
coscienza e quale è la sua relazione
con il suono del tamburo?
Da studi fatti, anche recentemente, si è visto che lo
stato alterato di coscienza è caratterizzato dall’emissione di particolari onde
cerebrali, chiamate onde teta. Gli studi neurologici classificano quattro tipi
di onde elettromagnetiche, rilevabili dall’elettroencefalogramma: le onde alfa,
beta, teta e delta.
Andiamo per ordine. Le onde beta sono tipiche dello stato
di veglia attiva, stanno in un intervallo di frequenza di 15-40 Hertz (cicli al
secondo).
Le onde alfa sono invece tipiche di uno stato di
rilassamento attivo, quando per esempio
stiamo camminando rilassati nel giardino, oppure il rilassamento che
avviene dopo avere finito un lavoro
importante, o una meditazione profonda.
Le onde alfa sono nell’intervallo di 9-15 Hertz.
Nell’intervallo dei 5-9 Hertz ci sono le onde teta. Si è
visto che queste sono caratteristiche degli stati di sogno ad occhi aperti, di
massima immaginazione e creatività oppure di meditazione profonda e di sogno
lucido. Nello stato alterato di coscienza del viaggio sciamanico si forma
questo tipo di frequenza. Le onde delta sono invece tipiche del sonno profondo
e dello stato di coma.
Il suono del tamburo, battuto a 240-300 colpi al minuto,
attraversando i nervi acustici che sono direttamente connessi con le parti più
profonde del cervello, porta in risonanza l’emissione elettromagnetica
cerebrale a quella frequenza, che è anche la frequenza delle onde teta.
Perciò, dopo qualche minuto la coscienza entra in uno
stato di meditazione profonda, dove le fantasie, l’immaginazione prende il
sopravvento ai pensieri comuni, quotidiani e personali dello stato di veglia.
In questo stadio si possono avere le esperienze del viaggio sciamanico.
Che cosa si fa nel primo
viaggio sciamanico?
Lo scopo dei primi viaggi è quello di andare a cercare
l’animale guida. Questo è uno spirito che è in diretto contatto con le forze dell’universo
e sarà lo spirito aiutante del mondo inferiore. Fin dalla nascita abbiamo
sempre avuto un animale guida nella realtà non ordinaria. Michael Harner cita
nel suo libro che secondo molte tradizioni le persone che sopravvivono
all’infanzia sono le persone che sono riuscite a non perdere il contatto con il
proprio animale di potere, o animale guida.
Nel mondo inferiore in genere si cerca il potere, la
guarigione. L’animale guida è l’alleato, l’anfitrione nella realtà non
ordinaria. Il tamburo è il mezzo per mantenere lo stato alterato di coscienza;
il suono ritmato spinge l’anima dello sciamano nel tunnel e poi nella
misteriosa realtà non ordinaria nel mondo inferiore, un mondo che in genere è
splendido e luminoso. Nel primo viaggio si cerca di familiarizzare con il
proprio animale, non è necessario fare domande; si scruta e si cerca di
instaurare una relazione con esso, utilizzando qualunque modalità di
comunicazione: la parola, la telepatia, la gestualità, una visione, un odore …,
una emozione… Il ricordare con accuratezza che cosa è avvenuto durante il
viaggio fa parte della esperienza sciamanica, accumulando ricordi e dettagli di
viaggi si accumula conoscenza sciamanica.
Che cosa si intende per Mondo Superiore?
Nella cosmologia sciamanica di quasi tutti i popoli il mondo è diviso in tre livelli. Il mondo
dove siamo noi, intermedio, il mondo di sotto, mondo inferiore ed il mondo di
sopra, il mondo superiore. Al proprio interno ogni mondo può avere altri strati.
Nella credenza del popolo turco-tartaro il cielo è
costituito da una grande tenda; le stelle sono le finestre del mondo per far
passare la luce. Molte tradizioni concepiscono prevalentemente il mondo
spirituale di sotto altre di sopra. Nella tradizione cristiana il mondo di
sopra o mondo superiore è rappresentato simbolicamente dal paradiso. Alice nel
mondo delle meraviglie è il tipico viaggio nel mondo inferiore, il Mago d’Oz è
il tipico viaggio nel mondo superiore.
A quasi tutti gli sciamani viene attribuita la capacità del
“volo magico”, pensiamo alle streghe del medioevo che viaggiavano con la scopa,
ai medicine-men del nord america che si
trasformano in uccelli e volano, pensiamo all’esperienza di volo sotto forma di
corvo che ha avuto Carlos Castaneda.
Ci sono molti varchi che ci portano al di là del cielo,
nelle tradizioni asiatiche la tenda aveva sempre un foro centrale per la
fuoriuscita del fumo dal focolare, questo foro, facendosi trasportare dal fumo
è un modo per ascendere al cielo. Il crepuscolo, la luce rossa del tramonto tra
il cielo e la terra può diventare la fenditura per andare in altri mondi, per
viaggiare e navigare nell’universo.In alcune tradizioni del nord america il
raggio di sole che attraversa uno strato di nuvole oppure il punto dove finisce
l’arcobaleno nel cielo sono luoghi dove è possibile ascendere.
Qui lo sciamano può trovare lo spirito degli antenati,
spiriti della nostra famiglia, divinità locali oppure anime antenate che non abbiamo conosciuto direttamente
nella realtà ordinaria, Gesù, l’Angelo Custode, il Padre, la Dea, il grande
saggio. Possono anche essere dei grandi sapienti del passato come Aristotele o Platone, oppure figure
mitologiche come Horus o Iside. In
generale nel mondo superiore si trovano
la conoscenza, il sapere, la saggezza, mentre nel mondo inferiore si
trovano il potere della guarigione e le risposte pratiche.
Abbiamo delle similitudini tra il viaggio sciamanico e le
esperienze comuni di vita?
Si possono fare alcune analogie tra il viaggio sciamanico
e le esperienze quotidiane. Quando andiamo a dormire la nostra consapevolezza
si sposta nei sogni. I sogni sono una forma di viaggiare della nostra
coscienza. Quando sogniamo, la nostra anima si sposta in mondi della realtà non
ordinaria. Possono essere sogni relativi a diversi strati di questa realtà, il
lavoro, le persone che conosciamo, i luoghi di vita usuali, … ma anche realtà
completamente nuove, diverse.
Forse il primo viaggio lo abbiamo fatto quando eravamo nel
grembo della madre, in un luogo buio e con il battito del cuore che suonava
aritmicamente. La coscienza non poteva fare altro che, nei lunghi mesi di
gestazione,vagare liberamente, senza le sintassi del nostro mondo.
Prendendo le due analogie, del sognare dormendo e del
grembo materno, 30-40 mila anni fa i nostri antenati hanno cominciato ad
entrare nelle profonde caverne, alla ricerca visioni. Qui si coricavano ed il
tamburo riproduceva il battito del cuore materno, ed ecco che gli spiriti si
manifestavano, nella forma degli animali cui erano in contatto giornalmente,
cui davano la caccia durante il giorno per la loro sopravvivenza. Ed ecco che
lo sciamano era colui che parlava attraverso lo spirito degli animali. I grandi
disegni, i graffiti trovati nelle grotte del sud della Francia, di Lascaux,
delle popolazioni Cro-Magnon erano il frutto di visioni, ricevute in stati
alterati di coscienza.
Che cosa si intende per guarigione sciamanica?
Lo sciamano lavora nella realtà spirituale dei mondi
invisibili, dove può incontrare e comunicare con le anime degli esseri viventi
e con i poteri dell’universo.
Dal punto di vista sciamanico la malattia ha prima di
tutto un aspetto spirituale che deve essere guarito, e solo dopo si può avere
la guarigione fisica, in questa realtà.
Ogni malattia è la manifestazione di una disarmonia
interiore, dovuta essenzialmente a tre possibilità:
a
Presenza di energie o poteri in eccesso
a
Mancanza di poteri
a
Mancanza di parti d’anima.
Quando c’è la presenza di energie in eccesso e che cosa fa
lo sciamano in questo caso?
C’è la possibilità che per un momento di debolezza, per
qualche piccolo trauma o per la presenza di poteri forti, possa entrare
nell’anima delle energie che non le appartengono. Lo sciamano non giudica
queste energie, semplicemente pensa che non siano nel posto giusto.
Immaginate di trovarvi un ragno nel letto, non pensate che
il ragno sia un essere cattivo, pensate solo che il letto non è la sua
ubicazione più appropriata, e se siete persone attente, lo prende e lo
riportate nella natura, o comunque fuori dal letto. Nello stesso modo opera lo
sciamano, nello stato alterato di coscienza ottenuto generalmente dal suono
monotono del tamburo e con l’aiuto dei suoi Spiriti, “vede” queste intrusioni
che gli possono apparire come oggetti più diversi, chiodi, polveri, insetti, poltiglie,
o altro, ed effettua una “estrazione”, proprio come il chirurgo in un
intervento operatorio.
Un aspetto più complesso è relativo all’intrusione di
altre anime o spiriti, quando la persona è “possessa” da altre anime, ed in
questo caso lo sciamano, con rituali particolari e molto delicati, va ad
effettuare una vera e propria “depossesione”.
Che cosa è la pratica del Recupero dell’Anima?
Il recupero dell’anima è un tipo di lavoro che gli
sciamani fanno in molte tradizioni. In occidente c’è stata una riscoperta ad
opera di Sandra Ingerman, che ha ricevuto questo rituale in maniera spontanea
dai suoi spiriti.
Da Mircea Eliade a molti altri questa pratica era
conosciuta solo come studio antropologico o etnografico. Invece, succede che
nei nostri seminari di base, in cui le persone per la prima volta si affacciano
a questo mondo ed attingono ad esperienze spirituali che fanno già parte
dell’intera umanità; il recupero dell’anima sia una delle più regolari
esperienze di guarigione spontanea che assistiamo.
La perdita di frammenti dell’anima è una delle principali
cause spirituali della malattia. Generalmente queste perdite si manifestano in
malattie gravi, che non si risolvono facilmente, possono essere malattie
fisiche, come cancro, malattie del
cuore o gravi malattie croniche, oppure psicologiche, come le depressioni,
stati di apatia, scarsa voglia di affrontare la vita ed i problemi, mancata
evoluzione della personalità, quando il tratto psicologico è rimasto quello di
un bambino, di un adolescente o altro.Altri sintomi sono l’assunzione di droghe
o alcool, le persone prendono lo spirito dell’alcool o della droga perché
sentono il vuoto dentro di loro.
Ogni volta che qualcuno vi dice che non si sente più lo
stesso dopo un certo evento, ed intende che
non sta più bene, probabilmente ha subito una perdita d’anima.
I traumi sono le cause principali di perdita dell’anima.
Possono essere traumi emotivi, specialmente quelli subiti nell’infanzia, oppure
possono essere anche traumi fisici, come incidenti stradali, interventi
chirurgici, disastri naturali, etc.
Lo sciamano, con i suoi spiriti aiutanti ed attraverso un
rituale può andare recuperare e reintegrare nella persona, la parte d’anima o
pura essenza, che durante il trauma se ne è andata per sopravvivere
Come fa lo sciamano a conoscere quale rituale di
guarigione è necessario per una certa persona?
Dal punto di vista diagnostico lo sciamano segue le
indicazioni che gli vengono fornite dagli Spiriti, per questo motivo le
malattie non vengono mai trattate nello stesso modo. Sono gli Spiriti della
realtà non ordinaria, o mondi invisibili, che fanno il lavoro vero e proprio di
estrazione o di recupero e lo sciamano è solo il tramite di tutto questo. Tra i
nativi americani esiste il concetto di osso cavo (hollow bone), cioè la capacità che deve avere lo sciamano di
lasciare andare il proprio ego e di essere solo “il mezzo” con cui si
manifestano i poteri guaritori dell’universo.
Ci sono altre importanti pratiche che effettuate per la
guarigione?
A volte ci accorgiamo che la persona perde dei poteri
specifici, o meglio perde la connessione con questi poteri. Possono esseri i
poteri che aveva quando era connesso con il suo animale guida, o comunque sono
poteri che generalmente possono essere associati, collegati agli spiriti degli
animali che popolano l’universo della realtà non ordinaria.
Generalmente la perdita dell’animale di potere causa gravi
malattie, oppure malattie frequenti o
croniche, a volte è la causa di continue sfortune o nei passaggi critici della
propria vita, perdita o cambio del lavoro, del partner. Anche certe depressioni
o le tendenze al suicidio possono essere la causa di una perdita dell’animale
guida. In questi casi, come facciamo nel nostro seminario di base, il rituale
che viene fatto ha proprio l’intenzione di recuperare il potere associato ad un
certo animale, necessario per la guarigione. Nel caso di pericolo di vita,
questo rituale è molto efficace, perché può permettere alla persona di superare
quel particolare momento di crisi.
Il viaggio sciamanico è una esperienza che possono fare
tutti?
Negli anni settanta Michael Harner ritornò dalle sue esperienze antropologiche sul
campo per condividere con i suoi
studenti le metodologie apprese. Con grande sorpresa notò che l’uomo educato in
occidente ha notevoli capacità di sperimentare le realtà non ordinarie,
viaggiare in altri mondi ed incontrare spiriti aiutanti, animali guida e
maestri.
In Italia abbiamo già addestrato più di un migliaio di
persone a questo tipo di esperienza, con grande successo e soddisfazione
reciproca.
Su che cosa sta lavorando in questo momento?
Mi sono reso conto che lo sciamanesimo è una fonte immensa
d’ispirazione in vari campi, non solo in quello della guarigione, ma anche
nell’arte, nella scienza e nel mondo sociale. Sto concentrando le conoscenze e
le mie esperienze per sviluppare metodologie per recuperare la creatività che
c’è dentro di noi, per poterla esprimere e riportarla nella vita quotidiana.
Manifestare chi veramente siamo, cioè poter fare vivere la nostra parte divina,
è il dono più bello che possiamo offrire a noi stessi, alla nostra comunità ed
al pianeta in cui viviamo.
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