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Notizie di Trasmutazione Dicembre 2006

Di Sandra Ingerman

Traduzione di Nello Ceccon

 

Negli ultimi mesi ho incontrato centinaia di persone nei workshop che ho condotto. Nello stare con loro mi sono resa conto che le persone sono ancora bloccate in alcune delle pratiche spirituali che stiamo facendo insieme come comunità.

Nel lavorare con il materiale di  Medicina per la Terra, stiamo operando in modo esoterico. Questo significa che ci dobbiamo abituare ad alcuni paradossi della vita. Su un livello siamo esseri separati in cui sperimentiamo dolore e sofferenza. Ad un altro livello siamo divini ed esseri di perfetta luce spirituale.

Molti di noi vanno avanti ed indietro trai i due livelli di dualità e di non dualità. Dipende da quanto siamo chiari durante i diversi momenti in cui stiamo facendo il lavoro spirituale. Questo è normale, poiché cadiamo in preda dei più densi strati di coscienza del nostro mondo collettivo.

Quando percepiamo la vita dalla non dualità, lì c’è l’unità senza malattia, con solo la perfezione divina. Quando percepiamo le persone nella loro divina perfezione permettiamo di innalzarsi nella loro luce spirituale ed uscire fuori dallo stato di densità. In questo modo di operare non stiamo facendo nulla a loro, non inviamo energia o guarigione. Stiamo solamente cambiando la nostra percezione di come vediamo loro, consapevoli che questo fa la differenza.

La natura degli esseri umani è quella di fare proiezioni verso gli altri. La verità è che state proiettando verso ogni essere vivente. Avete da fare una scelta. Volete proiettare sofferenza sugli altri e portarli sempre più in profondità nel loro buco? O volete vederli come esseri divini che hanno la forza di risalire dalla loro condizione? State andando a vedere le persone in un modo o in un altro.  Perché non fare la scelta di vedere le persone come luce spirituale che hanno la capacità di guarire e di cambiare la loro situazione?

In questo modo stiamo creando un cambiamento facendo essenzialmente niente. Non state facendo una guarigione sulla persona, state solamente lavorando con la vostra percezione.

La confusione che ho trovato con alcuni dei miei studenti è che quando vediamo persone nella loro divina perfezione stiamo facendo qualche cosa a loro o che le portiamo in un altro mondo. Stiamo solo guardando loro attraverso un altro tipo di occhi. E dagli insegnamenti spirituali di tutto il mondo questo è sufficiente per aiutare una persona ad elevarsi dal denso stato di consapevolezza ad uno stato più leggero. Convalidare il potere interiore, la forza e la radianza di un’altra persona ha questo effetto. Se continuiamo ad etichettare le persone come ammalate, le aiutiamo ad essere bloccate nella loro diagnosi.

Spero che questo abbia senso.

Naturalmente la più grande sfida in questo lavoro è quando guardiamo alcuni leader politici, terroristi, poliziotti che abusano i prigionieri, ecc. Le nostre reazioni umane ci portano verso la rabbia. E questa rabbia alimenta realmente questi comportamenti problematici.

Thomas Merton è stato un grande filosofo ed ha scritto molti libri, ancora ci sono molti che studiano i suoi insegnamenti. Diceva che ogni lavoro portato avanti dagli attivisti di pace o umanitari può fare continuare un certo tipo di violenza verso coloro che sono protetti dagli attivisti, se questo non deriva da un atteggiamento di amore e pace.

Quando reagiamo costantemente con rabbia verso il comportamento che osserviamo negli altri, stiamo alimentando il cuore con odio e non con amore.

Per molti di noi questo è un insegnamento molto difficile. Possiamo capire che se noi siamo arrabbiati alimentiamo il cuore con l’odio. Ma come possiamo cambiare i nostri sentimenti nel mezzo di così tanta ingiustizia.

Il Dalai Lama che prova ad educare le persone sulle condizioni dei Tibetani sotto la legge Comunista  Cinese non incita alla rabbia e all’odio. Lui ispira le persone ad avere compassione verso coloro che hanno ruoli offensivi.

Michelle Bachelet è ora la presidente del Cile. Fu imprigionata e torturata dai governi precedenti. Nel suo discorso inaugurale ha parlato del bisogno di amare. Essere una vittima dell’odio l’ha portata ad impegnarsi per sanare l’odio e portarlo verso la tolleranza, la comprensione e l’amore.

Gandhi ha lavorato a vari livelli. Era un attivista che ha creato grandi cambiamenti nel suo paese attraverso l’educazione. Ma è anche stato un attivista che ha compreso che per vedere la pace uno deve trovare la pace dentro di sé.

Per alcuni di noi che stanno reagendo energicamente alle violenze ed alle ingiustizie verso tutte le forme di vita, il compito adesso sembra impossibile,.

Io credo che dobbiamo continuare ad educare le persone con qualunque mezzo verso la preziosità della vita e l’importanza di onorare e rispettare tutti gli esseri viventi.

E nello stesso tempo dobbiamo trovare le pratiche spirituali che ci conducono verso la compassione.

Ci sono pratiche meditative che possiamo esplorare. Il modo di operare che ho condiviso qui fa riferimento al principio della proiezione. Poiché ogni cosa che vediamo nel nostro mondo esterno è una proiezione di qualche stato interiore di coscienza.

Quando lavoro con la proiezione, se mi arrabbio con un poliziotto offensive ho bisogno di guardarlo interiormente e trovare la parte di me stessa che sto nascondendo e che potrebbe volere essere offensive in qualche momento della mia vita. Questo è lavorare con gli stati d’ombra che sono dentro di noi. Gli stati d’ombra sono quelle parti di noi che teniamo nascoste. Ma quando vediamo questi stati negli altri  infervoriamo guardandoci dentro allo specchio che un’altra persona sta facendo per noi.

Per me questo è un lavoro molto difficile, poiché non tollero le ingiustizie, non solo verso gli uomini ma anche verso le altre forme di vita. Mentre combatto verso questo per trovare compassione, sento che non ho altra scelta se non percorrere questa strada. Per il momento conosco troppo bene come l’energia che invio con la rabbia vada a finire per alimentare quei stati di coscienza verso il mondo che non posso tollerare.

 

Questo non significa che adesso sto dicendo che gli atti ingiusti siano ok. Questo non è vero, Ma significa che voglio lavorare con la mia energia in modo da non alimentare ancora di più i comportamenti violenti ed ingiusti nel mondo. Faccio questo cercando compassione per ciò che crea comportamenti violenti ed irrispettosi. Lo faccio proiettando la divinità sulle persone che non mi piacciono con la conoscenza che questo crea un cambiamento collettivo nel pianeta. Lo faccio riconoscendo lo stato di unità di tutti i maestri spirituali che per migliaia di anni hanno parlato di questo. Siamo tutti parte di una rete di vita e siamo tutti connessi con questa rete.

Mentre andiamo verso i mesi invernali riflettete su quello che stiamo proiettando sugli altri. Dedicate del tempo per considerare se stiamo alimentando il cuore dell’ amore ed unità o il cuore dell’odio e separazione. Cominciate ad esplorare le pratiche che possono aiutare a guarire questi stati si separazione.

Potete lavorare con il materiale di Medicina per la Terra. Spero che quello che ho scritto sia in qualche modo d’ispirazione. E naturalmente potete esplorare altre tradizioni che insegnano la pratica della compassione.

 

Se vogliamo vedere la fine delle ingiustizie e delle violenze dobbiamo guardare dentro noi stessi quando tratteniamo questi stati. E li dobbiamo lasciare andare. E dobbiamo vedere come possiamo essere una forza positiva con i nostri bambini ed all’interno delle comunità per creare il cambiamento. Questo significa trovare il modo per educare le persone ed elevare il loro stato di coscienza.

 


Recentemente mi sono unita con Iside ed ha parlato ad uno dei miei gruppi. Ha parlato che se diciamo di voler essere un ponte tra i mondi reali ed le nostre comunità dobbiamo lavorare per creare delle connessioni più forti.

Ha chiesto di pensare ad un ponte fisico. Se in qualche punto del ponte manca del materiale, le persone, le auto, i treni ecc cadranno giù. Ha detto che tutte le connessioni devono essere più forti.

Se pensiamo noi stessi essere un ponte tra i diversi livelli, dobbiamo guardare quanto è forte la nostra connessione con il mondo spirituale.  So che molti di noi si muovono avanti ed indietro nel credere ai propri spiriti e non avere fiducia delle informazioni che raccogliamo dal mondo spirituale. Andiamo avanti ed indietro nel credere o non credere in noi stessi.

Ogniqualvolta ci spostiamo verso il dubbio il ponte collassa.

Ho cominciato a pensare a questo ed anche alla parola connessione. Personalmente penso che iniziamo a perdere la forza delle nostre connessioni quando cominciamo a sentirsi soli nel mondo. Penso che il sentimento di sentirsi soli sia una condizione comune che tutti sperimentiamo. Quando ci sentiamo soli non siamo più connessi. E non sto parlando di essere fisicamente soli. Quando uso la parola “solo” sto parlando del senso di solitudine.

Mentre continuiamo ad apprendere come diventare più forti nella pratica spirituale dobbiamo apprendere come riconoscere quando cominciamo a sentirci soli, isolate, insicuri, tagliati fuori e lavorare con questo stato. La verità è che nessuno di noi è solo e siamo sempre connessi con il divino e con uno stato di unità.

In questo momento del pianeta abbiamo bisogno di fermarci di avere dubbi sulle nostre connessioni con la rete della vita, con gli altri e con noi stessi. Quando ci fermiamo di dubitare sulle nostre connessioni con i mondi spirituali cresciamo più forti nel nostro lavoro spirituale e possiamo essere veramente un ponte e portare le nostre energie spirituali nel mondo.

E quando facciamo questo, la separazione tra i mondi spirituali ed ordinari collassa e ritorniamo ai tempi dei nostri antenati quando questi mondi erano uno. Quando permettiamo che lo spirituale danzi attraverso le nostre vite ordinare avviene la guarigione per noi stessi e per il pianeta.

Fate il lavoro che avete bisogno di fare durante questo periodo invernale per rinforzare veramente le vostre connessioni. Questo richiede intenzione, concentrazione, focus e rimanere nell’amore verso noi stessi quando stiamo lavorando con i nostri sentimenti di essere separati. Ci dobbiamo ricordare in realtà che c’è una rete della vita con cui siamo in unione, ed usare la nostra immaginazione per aiutarci ad estenderci nel ricordo che le nostre connessioni con il mondo spirituale è molto più reale di quello che immaginiamo essere possibile. Questo porterà tutto in armonia con il mondo che stiamo cercando.

 


Ho ricevuto una lettera da una amica che mi faceva notare che avevo citato le Scritture nelle Notizie di trasmutazione di Novembre. Così vi voglio dare la citazione precisa:

“Le Scritture insegnano l’importanza di essere del mondo ma non nel mondo”. Quello che Gesù insegno era di essere NEL mondo ma non DEL mondo. Grazie Karen per avermi corretto su questo!

 


Alcuni mesi fa ho avuto l’onore di leggere e di scrivere una nota  al libro Grandmothers Council the World scritto da Carol Schaefer e pubblicato da Shambhala

Tredici Nonne indigene provenienti da varie parti del mondo, custodi degli insegnamenti delle loro tribù dai tempi antichi si erano riunite a metà Ottobre del 2004.

Le donne sagge, curandere, sciamane e guaritrici delle loro tribù hanno portato nell’incontro nuove visioni e profezie per l’umanità come pure le loro ricche e varie fonti di saggezza, e gli unici e segreti insegnamenti per vivere con l’Ordine Divino delle cose.

Mi sono commossa nel leggere le storie personali di queste donne. E sono stata ispirata dalle informazioni che hanno fornito. Ed inoltre ho sentito che hanno fornito un meraviglioso esempio per tutti noi di come queste donne da differenti tradizioni spirituali si sono riunite insieme come una comunità per il pianeta.

Il libro può essere trovato o ordinato attraverso le librerie locali o può essere ordinato su Amazon.com o &Noble.com.

 


Il solstizio d’inverno è un momento per entrare profondamente in chi veramente siamo, riflettere sulla forza della nostra connessione con il mondo spirituale con cui siamo coinvolti. Se lavorate con gli altri in gruppo, condividete le vostre paure, le vostre insicurezze, sapendo che il sostegno e l’amore degli altri è un grande modo per onorare dove siete e continuare a muovervi nel vostro cammino.

Se lavorate da soli questo giorno riflettete sul vostro cammini spirituale e scrivete o dipingete per esprimere dove siete.

Sia se lavorate da soli o in gruppo, nessuno di noi è isolato. Permettetevi di sentire la vostra connessione con un mondo di comunità che sta lavorando con voi. Ed onorate tutti coloro che stanno lavorando in questo modo.

Prendetevi del tempo per onorare la terra, e tutta la vita e quanto è preziosa la vita. Stare in un luogo di profondo amore ed apprezzamento per tutto ciò che dovete fare e per le esperienze anche se sono state difficili, poiché tutte le esperienze della vita stimolano la crescita ed il movimento.

La luna piena è il 4 Dicembre. Continuate a connettervi l’uno con l’altro da uno stato di unità e divinità, e continuate a tessere una bellissima rete di luce dentro e attraverso la nostra grande terra.

Felice Solstizio d’Inverno!

 


Per cominciare il Nuovo Anno in gennaio cerchiamo di esprimere la bellezza.