di Myron Eshowsky (*)
Le parole con cui parliamo
sono potenti. Hanno il loro proprio potere. Quando le adoperiamo – le usiamo
disonestamente o senza cura- possono fare danni gravi a
noi stessi ed agli altri. (1)
Le parole hanno il potere
e poche parole evocano più paura nelle persone che il
“cancro”. Come parola, è usata per descrivere ogni tipo di cancro che c’è, non
importa quanto lento, aggressivo o mortale possa
essere. Il suo potere sta nella nostra risposta alla parola stessa. Molti
saranno condotti alla paura. Altri vorranno battersi per la loro vita,
Gli sciamani conoscono da
molto tempo che quello che facciamo alla Terra, lo facciamo
a noi stessi. Molti dicono che i comportamenti maligni
degli esseri umani verso la terra portano malignità a noi stessi, esseri umani.
Steingraber (2) mostra numerosi esempi di
comunità dove l’inquinamento chimico e radioattivo dell’aria, acqua e della
terra ha portato costantemente ad un elevato rapporto di cancro e di altre malattie correlate con l’ambiente. Il mio obiettivo
qui è quello di condividere un modello sciamanico di base che funziona per
ristabilire equilibrio ed armonia, portare pace e guarigione come risposta alla
malattia (invece che la guerra)., ed offre potenziamento
per i pazienti di cancro. Mi porto più di trentenni di lavoro di guarigione con i pazienti di cancro, includendo, ma non
limitando, i veterani del Vietnam con il linfoma non Hodgkin
(esposizione all’Agente Arancio), i sopravvissuti di Chernobyl
ed altri esposti a radiazioni, come i veterani della Guerra del Golfo (uranio
impoverito), contadini esposti a pesticidi, e persone che vivono vicino o in
terreni e/o fiumi ambientalmente (chimicamente)
contaminati.
Tentadue anni fa, ho trascorso un anno con mio padre mentre mio padre stava morendo per un cancro. Quello
che era iniziato con un cancro al colon è poi progredito in un cancro alle ossa ed al cervello.
Contemporaneamente
Mio padre rimase un forte
combattente fino a quando i dottori gli dissero che
non potevano fare altro. Osservai il potere di quelle parole che accelerarono
la sua fine. Le sue ultime settimane le aveva trascorse vivendo nella Seconda
Guerra Mondiale, certamente un momento traumatico della sua vita, ed urlando
dal dolore. Mi riconosceva, ma nient’altro. Ogni giorno entravo spiritualmente
nella sua mente ed osservavo la guerra che stava vivendo nella sua anima. Era
l’unico modo che sapeva per condurre la battaglia perdente nella sua anima.
Spiritualmente, avevo imparato le canzoni che si formavano nelle sue ossa,
Guarire una persona
ammalata richiede una comprensione di base di cosa significa mettersi nei panni
degli altri. Più che la malattia di per sé è critica, per l’approccio al
lavoro, la persona che ha quella particolare malattia.
Ogni specifico cancro è spiritualmente distinto, anche se questo o altri sono di un particolare genere. Come esseri,
noi esistiamo in due mondi: quello fisico e quello spirituale. I due stanno
vibrando avanti ed indietro, formando una canzone. Apprendere la relazione tra
il corpo e lo spirito attraverso questa risonanza, ci insegna
molto a riguardo della malattia. In vari modi, la malattia e come una canzone
cantata stonata. Nella sua essenza, tutta la guarigione sciamanica riguarda nel
ristabilire questa relazione: dentro sé stessi, con la
propria famiglia, con la propria comunità e con gli spiriti.
I fattori che
contribuiscono lo sviluppo del cancro sono molteplici.
Genetici, generali del sistema di salute, ambiente sociale, esposizione e
sensibilità agli agenti inquinanti, virus, abitudini alimentari, professioni,
tutti sono stati citati come cause.
Tuttavia, anche con questa comprensione dei fattori,
dipende molto dal caso specifico della singola persona in cui la malattia si
manifesta. Per esempio, avendo lavorato con dozzine di persone esposte alle
radiazioni di Chernobyl da bambini, e che da adulti
hanno sviluppato cancro alla tiroide, ho appreso che questi rappresentano solo
il 25% di coloro che sono stati esposti alle
radiazioni. Perciò spingo sempre per un approccio che
si chiede “Chi è la persona con questa malattia?”. Questo approccio aiuta a
comprendere che “la stessa taglia non va bene per tutti”. Quando
sono usate tecniche di sciamanesimo tradizionale come il recupero dell’anima,
l’estrazione, il recupero dell’animale guida ed altre, l’unicità della persona
influenza nello specifico quale strada va intrapresa.
Tipicamente,
l’approccio che uso si focalizza sul potenziamento del paziente con il cancro. Piuttosto che vederle come persone che hanno
bisogno di ricevere qualche cosa, noi lavoriamo per creare una
alleanza insieme e con gli spiriti, che permette a loro di lavorare per
contro loro a nostro nome. Spesso racconto questa storiella Ebrea a riguardo
della guarigione:
Un dottore va da un
paziente che è ammalato da molto tempo.
“Voglio spiegarti qualche cosa” gli dice all’uomo scoraggiato, “in questa stanza ci sono tre di
noi-tu, io e la tua malattia. Se tu ed io uniamo le
nostre forze, allora schiacceremo la malattia due a uno, ed abbiamo nuove
possibilità per vincere. Ma, se unisci le tue forze
con la malattia, non c’è niente che io possa fare”.
La risposta che sento
spesso dai pazienti quando racconto questa storia è:
Così mi stai dicendo che più penso alla malattia, la provo e mi preoccupo e più
mi allineo con essa.”
Proprio all’inizio voglio
che facciano un viaggio per conto loro. Gli insegno come connettersi con i loro
animali guida
Il lavoro di guarigione
di per sé varia, caso per caso. Lavorando in alleanza
con gli spiriti, si possono vedere il recupero dell’anima, l’estrazione, il
recupero di animali guida, e la depossessione
come elementi centrali del lavoro. Poiché il cancro è per sua natura
dell’elemento “fuoco”, il lavoro comporta la rimozione delle intrusioni causate
da negatività, ma anche incoraggia altri approcci per raffreddare l’aspetto dell’elemento
“fuoco” della malattia. Alcuni di questi si possono rappacificare vis a vis nei
viaggi che il paziente fa per sé stesso. Alcune volte gli spiriti mi guidano
per fare una cerimonia del fuoco per liberare la rabbia che trattengono e che
alimenta
Nel lavorare con malattie
maligne come il cancro, i migliori risultati sono spesso all’interno di un contesto di un
L’altra cerimonia
coinvolge guaritori
che prendono quattro diversi ruoli. Uno viaggia per un intervento creativo. Lui
va dai suoi spiriti aiutanti per avere una storia o una poesia di guarigione, o
una immagine artistica, una scultura o qualche altra
forma creativa che porta guarigione al paziente.
Un secondo opera nel
ruolo tradizionale di guaritore sciamanico e fa qualunque cosa di guarigione
che gli spiriti gli indicano. Un terzo viaggia e chiede agli spiriti come
portare del potere disintegrativo che possa rompere i blocchi che hanno contribuito alla malattia
o che stanno impedendo che il potere di guarigione spirituale esca fuori.
Potrebbero gridare, urlare, suonare il tamburo forte, cantare forte, o danzare
ferocemente per ottenere questo. L’ultimo guaritore lavora con gli spiriti per
inviare amore incondizionato al paziente, perché l’amore
è la forza più potente.
Eccetto che per il cambio
di nomi per la riservatezza del cliente, i casi offerti qui descrivono
accuratamente il lavoro che i pazienti ed io insieme abbiamo
fatto ed i risultati ottenuti. I casi scelti sono glie esempi
più rappresentativi di gruppi di casi simili.
Caso 1 Il paziente era un adulto nella metà della
cinquantina con una diagnosi iniziale di cancro alla prostata. Si era
sottoposto ad intervento chirurgico, radiazioni e chemioterapia, ma il cancro
aveva preso un decorso aggressivo. Tipicamente come molti pazienti di cancro
che ho visto, stava seguendo il nostro lavoro insieme
come ultima spiaggia; il cancro si era diffuso in tutto il suo corpo e gli era
stato detto dall’oncologo che c’era nient’altro che loro potevano fare. Loro
gli avevano detto essenzialmente che aveva ancora poco tempo. Un insegnante di
professione, non aveva voluto lasciare il suo lavoro, sua
moglie ed i suoi figli. Sentiva che c’erano ancora delle cose che doveva fare
nella sua vita ed era disponibile a fare qualunque cosa gli avessi suggerito.
Il lavoro iniziale di
guarigione aveva
compreso il recupero dell’anima e l’estrazione. Quello che mi aveva più colpito
nel mio viaggio era il fuoco bruciante nell’addome che
aveva una porta d’acciaio chiusa a chiave. Il mio animale guida mi disse che questo fuco è la sua rabbia intrappolata dentro e
che lo stava mangiando. Energeticamente, era molto più luminoso dopo il lavoro di guarigione, che elevò
pure lo spirito di sua moglie. Ed
immediatamente lo facemmo viaggiare dai suoi spiriti aiutanti per assisterlo.
Nel suo primo viaggio, fu
incontrato da Serpente ed Orso. Serpente mangio
completamente il suo corpo per tutto il viaggio, osservavo che il suo corpo
aveva continui spasmi. Serpente gli prese un pezzo di terra che lo doveva
tenere caro nel suo cuore. Serpente inizio ad insegnargli come Lui aveva insegnato alle persone molto tempo fa di vivere in armonia
con la sua terra. Gli mostrò i confini che aveva fatto in modo che l’acqua
poteva irrigare la terra ed il modo in cui aveva insegnato alle persone i posti
migliori per coltivare. Orso arrivò
Caso 2 Natalia è una giovane (intorno ai vent’anni)
donna bielorussa che incontrai ad una conferenza di
psicologia in Russia, dove stavo presentando lo sciamanesimo, la pace e
Aveva partecipato ad una
dimostrazione che avevo fatto alla conferenza, e mi aveva chiesto se potevo fare un lavoro di guarigione su di lei. Dovevamo
parlare attraverso un interprete. Natalia mi aveva detto
che da bambina aveva vissuto vicino a Chernobyl, e
che molti nella sua famiglia erano ammalati. Mi disse
che sapeva il suo cancro alla tiroide essere il risultato dell’esposizione alle
radiazioni da bambina. L’interprete, per altro, era vedova di un marito che era
scappato da Chernobyl perchè la sua viveva lì nel
momento dell’esplosione del 1986 e morì come conseguenza di quell’esplosione.
Quello che mi colpì di
più in Natalia (ed
in altri sopravvissuti da Chernobyl con cui ho
lavorato nel corso degli anni), fu la profonda “piattezza” della sua
espressione e la sua mancanza di “forza vitale”. In parte era
dovuto alla sua paura di non poter avere una vita normale, una paura comune
è della probabilità di avere bambini deformati se si fosse sposata e avesse
concepito.
Nel viaggio che feci per
lei , fui portato nei campi intorno a Chernobyl e mi furono mostrati dei fiori che una volta vi
nascevano. Li potevo sentir cantare durante il viaggio. Il mio animale di
potere mi disse che dovevo cantare una canto di
guarigione per il suo collo mentre cantavo la canzone del suo cancro nello
stesso momento. Era un po’ come il canto gutturale bifonico
di Tuva, il cui canto usciva
dalla gola sia inspirando che espirando. Poi, mi fu detto di
mettere una stoffa rossa sul collo con del tabacco, per aiutare l’estrazione
del veleno che c’era in lei. Questo mi fu detto di farlo
cantando la canzone del cancro nella sua gola. Quando finimmo
con il lavoro di guarigione, il tumore dalle dimensioni di un pompelmo de ne
era andato. L’interprete, che era una profonda religiosa della Chiesa Cristiana
Ortodossa Russa, rimase scossa dal lavoro e mi riferì che i suoi dolori ed
indolenzimenti alla schiena ed alle articolazioni (che lei attribuiva a Chernobyl) erano scomparsi.
Natalia fu contenta che
il tumore se ne era andato.
Prima del finire della
conferenza, le feci un’altra sessione di guarigione per
riportarle il suo animale guida, e per fare anche un lavoro di recupero
dell’anima. Un anno dopo, ritornò alla stessa conferenza per salutarmi. Era
rimasta senza cancro, si era inaspettatamente sposata, ed era molto più felice.
Ma, la sua visione generale del futuro, incluso
l’avere dei figli, rimaneva pessimistica.
Caso 3
Una donna di mezza età
che chiamerò Donna venne ad un seminario di sciamanesimo nel Midwest per incontrarmi. Mi approcciò
durante una pausa e mi disse che aveva tumori in tutto
il suo corpo, e che sarebbe stata operata la settimana successiva. La sua
prognosi non era buona, ed aveva concordato per l’operazione perché i dottori
gli avevano detto che avrebbero rimosso alcuni tumori
difficili ed avrebbero migliorato la sua qualità di vita. Mi chiese se avremmo
fatto qualche lavoro di guarigione durante il seminario.
Una volta eri un fiume e fluivi in
ogni luogo. Tutta la vita era sostenuta da te e tutto era lussureggiante e
verde. Ma, un giorno le cose cambiarono e tu sei
diventata una strada, ma nella tua anima eri ancora un fiume. Come strada divenisti arrabbiata e volevi mangiare, mangiare, mangiare.
Un giorno arrivo una formica e cominciò a mangiare la strada e ad ogni morso usciva acqua;
la strada era veramente succulenta. Arrivarono altre formiche e sentirono la
squisitezza, e la strada lentamente, ma con sicurezza, divenne una gocciolina,
poi una pozzanghera, poi un torrente e poi un fiume
Il provocatore stava
saltando e gridando intorno a lei: “Lasciami dentro! Lasciami dentro!” Quello
che portava amore incondizionato, amava, ed il praticante sciamanico fece una estrazione ed il recupero dell’anima. Quando
tutto finì, lei venne da me e mi disse: “Non è successo niente; non ho sentito
niente”.
Un anno dopo venne ad un
altro seminario e mi racconto che quando andò dal
dottore per la visita pre-chirurgica, la trovarono in
piena remissione. Quello che ho visto in molti casi come questo che coloro che dicono di non sentire niente, sono quelli che
hanno i risultati migliori.
Caso 4 Bill era un veterano del Vietnam con la diagnosi del
Linfoma non-Hodgkin. Era stato esposto all’Agente
Arancio durante la guerra e, come molti altri veterani, sviluppo problemi successivamente. Un trasportatore di professione, era fiero
del suo livello di benessere fisico. Aveva avuto una vita caratterizzata dal
distacco di sé stesso dalla figlia, dalla sua compagna
e dagli amici. Ammise che dalla guerra, è stato
difficile per lui stare vicino alle persone o tollerare di essere in qualche
modo limitato. Sentiva che il lavoro di trasportatore era perfetto per lui.
Quando gli riferii questo, osservai il suo respiro
profondo ed i suoi occhi che brillavano un po’. Mi disse
che, in verità, era più preoccupato di trovare la pace nella sua vita,
piuttosto che vivere o morire. Il nostro lavoro si focalizzò con il suo viaggio
spirituale nella direzione di come terminare la guerra dentro di sé e
riconciliarsi con sua figlia, che era la sua unica
bambina. I suoi viaggi lo condurrono a scrivere una
lettera dal cuore chiedendo perdono e se lo voleva incontrare nelle sedute di counseling per provare a portare riconciliazione nelle loro
vite. Un viaggio che entrambi fecero intorno al
rituale di perdono li aiuto a progettare un metodo per parlare fra loro
sinceramente dal cuore in un cerchio sacro, per Bill
per dare a lei delle sue cose importanti per entrambi e per creare un dono che
rappresenta il dono che ha trovato per lei mentre si allontanava da lei e dagli
altri in quegli anni. È stata una condivisione emotiva potente proveniente dai
cuori,e Bill, tipicamente
uno stoico, divenne più emotivo ed apprezzante nelle sue interazioni con la famiglia
e gli amici. Il resto del nostro lavoro fu quello di viaggiare su come poteva
terminare la sua vita, il tipo di funerale, ecc. Morì attorniato da sua figlia
e dai suoi amici.
Nelle società tribali, le
lezioni spirituali provengono dalle storie. Le storie ci ricordano quello che
abbiamo dimenticato durante questo periodo. Un anziano veterano della Seconda
Non vale la pena di combattere
nessuna guerra; dovrebbero sempre provare di risolvere
queste cose attraverso
Questo uomo, che in quel
periodo stava morendo di cancro, in pace con il termine della sua vita, ci
serve per ricordare che la guarigione ristabilisce il nostro senso di comunione
e di unità.
Aneddoticamente, sono
stato testimone di molte storie di miracoli attraverso l’intervento degli
spiriti. In alcuni casi c’è la remissione spontanea ed in altri un
miglioramento della qualità della vita.
Portare guarigione e pace
con pazienti di cancro richiede di più del lavoro
tradizionale di guarigione sciamanica e contemplazione. La guarigione avanza
attraverso le azioni intraprese per mettere a posto le cose, fatti che
fluiscono dalle rivelazioni e dalla guida degli spiriti. Il cancro chiama per
riflettere sulla guarigione, poiché questa riflessione ci permette di avere una
maggiore e sopportabile padronanza delle esperienze difficili. Quello che facciamo in definitiva per la guarigione non è quanto
facciamo (o combattiamo), ma è l’impegno e la sincerità che portiamo nel lavoro
di guarigione.
Arthur Egendorf(3)
una volta disse: “Lo Spirito non è niente da trattenere. Lo stiamo sempre
perdendo e sempre lo dobbiamo riprendere”. Nel lavoro con i pazienti di cancro,
si arriva ad un punto dove quello che hanno perduto divenendo ammalati, o
quello che hanno avuto, non è più adeguato alla sfida a cui si stanno
affacciando. Perciò in quel momento di vulnerabilità, o davanti alla faccia
della morte, loro ed il praticante sciamanico devono
prendere un grande rischio per come trovare quello che è sacro in quel momento
e come ristabilire la loro relazione con gli spiriti che sta portando la
guarigione, non solo a loro stessi, ma a tutti intorno a loro. Infine, è nel
cuore e nell’impegno che si è preso, che il migliore praticante sciamanico
diventa il contenitore degli spiriti che portano la guarigione.
Note
Riferimenti delle
citazioni
Egendorf, Arthur
1985 Healing
From the War: Trauma and Transformation
after
Katz, Richard
1993 The
Straight Path: A Story of Healing and
Transformation in
Steingraber, Sandra
1997 Living Downstream: An Ecologist Looks at Cancer
and the Environment. Reading, Massachusetts: Addison-Wesley
Publishing Company.
(*) Myron Eshowsky è da più di venti insegnante della Foundation
for Shamanic Studies, vive ed opera nel Maine, è
specializzato nel lavoro di risoluzione dei conflitti, ha lavorato come paciere
nei conflitti tra Israeliani e Palestinesi, nei Paesi Balcani e on
le riserve di Nativi Americani negli USA.
Traduzione a cura di